Bianco rosso e verde sembrano essere i colori degli acquisti preferiti dagli italiani: l’82% (dati Coldiretti/Ixè) ha sviluppato una particolare tendenza a cercare prodotti italiani sugli scaffali. Una tendenza consapevole che aiuta economia e territorialità.

Il commercio al dettaglio evidenzia un prevedibile calo del 10% rispetto a Maggio dello scorso anno, ma un aumento del 24,3 % rispetto al mese di Aprile. 

Sulla scia di questo trend, non può che trovare maggiore slancio il tema della trasparenza, dell’etichettatura e della tutela del vero Made in Italy.

Fabrizio Capaccioli
Managing Director ASACERT

Il commento di Fabrizio Capaccioli ideatore di ITA0039:
L’Italia deve assumersi la responsabilità di essere guida in Europa, per favorire i temi delle produzioni in linea con i criteri di sostenibilità, perché vengano garantite produzioni in equilibrio con i cicli naturali, anche sfruttando le opportunità offerte dalla storica apertura dell’UE all’obbligo dell’origine con l’indicazione dello Stato membro, con la nuova Strategia Farm to Fork nel più ampio contesto del Green New Deal, che propone misure ambiziose per garantire che l’opzione più sana sia al contempo quella più facile per i cittadini. Si tratta di parlare chiaro e di agire limpidamente, non è più il tempo di inseguire il profitto fine a se stesso, dobbiamo essere strategicamente lungimiranti, pensare davvero al futuro, che non può esistere senza una profonda attenzione alla sostenibilità e alla salubrità delle produzioni. Noi, facciamo la nostra parte, muoviamo la nostra azione in favore della tutela dei sani prodotti agroalimentari italiani nel  mondo con il nostro Protocollo di certificazione ITA0039, che sta diventando punto di riferimento e, allo stesso tempo, obiettivo di tanti imprenditori del food tricolore all’estero.

Grazie a una più limpida etichettatura è possibile rispondere più adeguatamente alle esigenze sulle informazioni in materia di alimenti sani e sostenibili, senza dimenticare l’indicazione d’origine, di cui andare fieri. L’agroalimentare nazionale può, infatti, vantare una lunga serie di record: è il più “green” d’Europa con 303 indicazioni geografiche riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg; 5155 i prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola e una leadership nel biologico data da oltre 60.000 aziende agricole bio. Senza dimenticare il primato della sicurezza alimentare mondiale grazie al minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.

Secondo il Report Nomisma “Il ruolo economico e produttivo dell’agroalimentare italiano in tempo di Covid-19 e scenari di lungo periodo”, l’ agroalimentare è sempre più green e digitale e pare che proprio le difficoltà degli ultimi mesi abbiano lasciato, almeno nell’approccio al consumo dei cittadini, una consapevolezza aumentata in tema di attenzione al made in Italy (26%), alla tutela dell’ambiente (22%), alle tipicità del territorio (16%), alla salute (15%).

Anche i negozi di prossimità hanno risentito positivamente di questa tendenza del mangiar sano, che non significa necessariamente mangiar caro, ma riscoprire come valore irrinunciabile la valenza salutistica degli alimenti.

L’agroalimentare italiano è, dunque, campione di resilienza, è quanto emerge dal report del secondo trimestre di Coface, in cui la Gdo ha fatto registrare aumenti nelle vendite fino al 10% rispetto all’anno scorso. In generale, comunque, i settori alimentare, medicale, sanificazione e igiene hanno sofferto molto meno di altri.

Gli italiani hanno insegnato al mondo a mangiare sedendosi a tavola. Tuttavia, negli  anni chiunque si sia recato all’estero e abbia voluto provare un ristorante italiano, per curiosità o nostalgia, spesso si è trovato davanti a folkloristiche rappresentazioni deludenti e lontane anni luce dalla nostra cucina, se poi parliamo, dei prodotti, imbattiamo nel vero tallone d’Achille della nostra bilancia commerciale in campo agroalimentare. È questa una delle leve motivazionali di ITA0039, la certificazione strumento di riconoscibilità e autenticità, un network articolato e affidabile, dedicato alla valorizzazione e diffusione del prodotto enogastronomico italiano nel mondo.