“Il peggiore stile nasce quando si imita qualcosa e nello stesso tempo si tiene a far sapere che ci si sente superiori a ciò che si è imitato” affermava Von Hofmannsthal.
La vita dei migliori della classe non è facile, una strada costellata di riconoscimenti e di allori, ma anche di tanti sgambetti e colpi bassi. Non c’è forse metafora migliore per spiegare i fenomeni della contraffazione e dell’Italian Sounding, di cui l’Italia è costantemente vittima.
L’apoteosi del tarocco è piuttosto recente e arriva dalla Lettonia, dove il settore alimentare è stato unito a quello musicale, dando vita a dei sosia dei Måneskin – diventati celebri ormai in tutto il mondo – che promuovono una sosia della mozzarella, la Formagia.
“Tik labi ka italija frormagia mokarellas siers padara visu labaku! …pat saldetu picu”, che tradotto significa: “Buono come in Italia, la mozzarella Formagia rende tutto più buono! …Anche la pizza surgelata”.
È proprio il formaggio il prodotto italiano più imitato all’estero. Addirittura il 99% dei prodotti caseari è fake italian negli USA (dati Coldiretti), con la mozzarella che conquista il primo posto.
Una percentuale che lascia sbalorditi, ma che si accompagna – fortunatamente – a una buona notizia: fuori dai confini europei, gli Usa sono anche il principale mercato di sbocco dei formaggi, dove le esportazioni sono cresciute del 12%. Un traguardo raggiunto anche grazie all’entrata in vigore dell’accordo tra Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, e Joe Biden, Presidente USA, nel marzo del 2021. L’Italia corre veloce non solo a Tokyo, dunque, ma anche nel mercato dell’export dei formaggi con un +7,5% a livello globale, sulla base dei dati Istat relativi al primo quadrimestre 2021.
Un risultato sicuramente frutto del lavoro di tanti produttori, come il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che di recente ha festeggiato i suoi quarant’anni di vita. Una vita dedicata alla diffusione e promozione di quella che oggi è il quarto prodotto a marchio Dop più acquistato, ma anche alla sua tutela, creando negli anni delle vere e proprie task force per scovare contraffazioni e frodi.
Attualmente, soprattutto a causa della pandemia, il web è diventato il luogo eletto a market place dell’Italian Sounding, perfetto dove vendere prodotti contraffatti. Facebook e Instagram infatti sono diventati, negli ultimi anni, facili vetrin dove chiunque può mettere in esposizione la propria Extra-Fresh Mozzarella 100% italiana, ma prodotta in Giappone. A rimetterci sono soprattutto i consumatori stranieri che, essendo meno esperti, sono le esche perfette. Secondo il Consorzio di Tutela, su duemila link con riferimenti alla Mozzarella di Bufala Campana Dop, 183 sono stati classificati come lesivi.
Mantenere alta la guardia diventa un imperativo. Per realizzare questo scopo, ASACERT ha messo nelle mani di tutti i consumatori ed estimatori del buono e salubre cibo italiano, uno strumento in grado di garantire la difesa e la valorizzazione della vera italianità nel mondo: l’App ITA0039. L’idea nasce dalla volontà di dare risalto ai produttori onesti che fanno della genuinità e dell’autenticità il loro ineguagliabile plusvalore.
Ma non è tutto: se da un lato si vogliono valorizzare i prodotti italiani, dall’altro si vuole creare una rete di supporto tra produttori, ristoratori e soprattutto consumatori, i quali diventano sentinelle del vero Made in Italy. Tramite lo scan all’interno dell’App è possibile inquadrare il codice a barre di un prodotto per avere la conferma che sia o no realmente italiano. In caso di risultato negativo, arriverà una segnalazione al comitato tecnico di ITA0039, che farà seguire l’attivazione della procedura di verifica necessaria sul prodotto sospetto fake.
Con quest’app, l’orgoglio che gli italiani dimostrano per la propria cucina avrà modo di trasformarsi in azione concreta, contribuendo a creare un archivio di segnalazioni, foto e recensioni utili agli estimatori di tutto il mondo.
Che aspetti? Fai la tua parte!