Caldo record e siccità protagonisti dell’estate 2022, 40° fissi in tante regioni italiane. Italiani e turisti cercano sempre più spesso refrigerio nelle gelaterie per soddisfare il palato e trovare parziale sollievo all’arsura di un clima sempre più tropicale. Anche il gelato rientra nel paniere dei prodotti nati in Italia e diffusi in tutto il mondo, grazie alla qualità degli ingredienti, all’equilibrio del gusto e alla capacità e alla passione degli artigiani gelatieri del Belpaese.
L’Italia è saldamente in cima alla chart mondiale sia per numero di punti vendita sia per fatturato, grazie alle 39.000 gelaterie di cui 10.000 specializzate e 29.000 bar e pasticcerie con gelato artigianale. Un settore che rappresenta lavoro per circa 150.000 addetti e fa registrare un fatturato di 2,8 miliardi di euro, circa il 30% del mercato europeo.
Tuttavia, diffusione, fa spesso rima con imitazione.
Le imitazioni
Proprio per la grande fortuna e richiesta del classico gelato italiano nel mondo, alcuni Paesi hanno provato ad imitare la sua ricetta. Uno tra tutti il famoso Ice Cream americano che, rispetto al gelato italiano, presenta coloranti e aromi artificiali, oltre alla presenza di più conservanti e grassi (fino al 30% negli ice cream, contro il 7% nel gelato italiano).
La storia del gelato italiano
La storia del gelato, per come lo conosciamo oggi, parte dall’Antica Roma, con l’invenzione di una miscela a base di ghiaccio o neve, aggiunti a latte o a frutti e succhi di frutta, e arriva poi alla ricetta perfetta per produrre e confezionare il gelato ideata dal siciliano Francesco Procopio dei Coltelli, nel 1686.
Gelato artigianale e gelato industriale
Il gelato può essere distinto in artigianale e industriale:
- Il gelato artigianale è composto principalmente da latte e prevede la fase di pastorizzazione, che permette un miglior legame tra componenti solidi e acqua, per ottenere un composto cremoso. Questo tipo di gelato viene consumato poco dopo la sua produzione, per questo spesso viene prodotto dallo stesso rivenditore;
- Il gelato industriale è invece per lo più realizzato con ingredienti come latte in polvere e succhi di frutta concentrati e viene consumato mesi dopo la sua produzione.
Rispetto al gelato industriale, quello artigianale presenta una minore quantità di grassi e di aria.
In Italia le gelaterie stagionali sono 2.200 e sono tantissimi i brand di gelaterie artigianali o industriali che ogni estate vedono il proprio fatturato schizzare alle stelle: si stima infatti che in Italia il 70% del gelato prodotto venga consumato nella stagione estiva. Per questo, spesso le gelaterie artigianali disseminate nelle città italiane scelgono di restare aperte solo nelle stagioni più calde.
Ma non per tutti i Paesi è così. Negli USA, ad esempio, il gelato, per lo più industriale, viene mangiato tutto l’anno.
L’export del gelato italiano
L’America è anche uno dei maggiori importatori del gelato italiano, dopo i Paesi dell’Unione Europea. L’Italia è il Paese leader per l’export di gelato nel mondo, con 2,3 miliardi di euro di gelato artigianale venduto nel 2021 e una crescita del 25% rispetto al 2020.
Ma l’Italia è leader anche nell’export di ingredienti e semilavorati utili alla produzione di gelato, con fatturato di 1,8 miliardi di euro. E ancora, l’Italia è leader mondiale nel settore della produzione delle macchine e delle vetrine per le gelaterie. Si tratta di un sistema industriale che conta 13 imprese di macchinari che controllano quasi il 90% del mercato mondiale con un fatturato di 229 milioni di euro, a cui si aggiungono 11 aziende di vetrine per un fatturato di 252 milioni di euro.
Insomma, impossibile pensare di poter competere con il gelato del Belpaese, soprattutto quando si tratta di qualità e gusto. Tuttavia, come abbiamo visto, anche il gelato, insieme agli altri prodotti agroalimentari italiani, viene spesso imitato e contraffatto, per questo ITA0039 | 100% Italian Taste Certification si impegna quotidianamente e instancabilmente a contrastare il fake italian e il fenomeno dell’Italian Sounding in tutto il mondo…anche in estate!
