Da ieri 1° giugno pranzo e cena anche negli spazi interni, per l’Italia. Poco a poco scampoli di libertà, ci fanno sembrare questa tarda primavera più degna di essere vissuta, magari seduti al tavolo del nostro ristorante preferito a pranzo o a cena e magari in un’area interna. La cosa vale non solo per i ristoranti: anche per i bar e tutti i locali della somministrazione. Dopo mesi di sostanziale impossibilità di lavorare questa è davvero una importante ripartenza.

Fino ad oggi, infatti, solo una piccola parte delle attività, ha potuto contare su dehors adeguati. Chi ha potuto riaprire lo ha spesso fatto con numeri troppo ridotti, non utili ai fini della percezione di una vera ripartenza. È un passo verso il ritorno ai ritmi di un anno e mezzo fa, oramai. Un altro tassello sarà la riconquista della zona bianca e della conseguente caduta anche del limite orario imposto dal coprifuoco.

Non si può dimenticare che il bilancio, tracciato il 18 maggio, dall’ultimo rapporto Fipe-Confcommercio, è un vero bollettino di guerra. Il 97,5% delle imprese ha registrato, nell’esercizio 2020, un calo di fatturato per oltre 6 ristoratori su 10, con un decremento di oltre il 50% rispetto al fatturato 2019. In 14 mesi l’occupazione del settore è collassata e, comprendendo alcuni servizi di alloggio, si sono persi 514.000 posti di lavoro, pari al doppio dei 245.000 creati fra il 2013 al 2019. La crisi non ha travolto solo l’offerta, ma ha influenzato profondamente anche la domanda: se i consumi degli italiani si sono fatti meno sofisticati, la spesa alimentare domestica non è riuscita a coprire nemmeno il 20% di quanto perso con lo stop di bar e ristoranti. I pubblici esercizi hanno visto andare in fumo 31 miliardi di introiti, più di un terzo di una media annua che, in tempi di normalità, si piazzava sopra gli 85 miliardi.

Oggi, la speranza sembra tornare e l’84,3% dei ristoratori scommette su una ripresa, subordinata però alla fine dell’emergenza. Secondo gli intervistati il 2021, infatti, sarà ancora un anno di ricavi in calo, mediamente del 20%. Il 66% dei responsabili di grandi aziende della filiera (industria, distribuzione e ristorazione) prevede un ritorno alla normalità non prima del 2022-2023, mentre il 27% pensa che solo nel 2024 ci sarà un vero ribaltamento di trend.

In ogni caso, gli addetti ai lavori si preparano e individuano due strade maestre. Per il 27% gli imprenditori dovranno puntare su un incremento dei servizi digitali, a cominciare dall’home delivery e da forme di take away sostenibili ed efficaci, attraverso menù appositamente studiati. Un altro 27% suggerisce, invece, di fare leva su un miglioramento della qualità, su una specializzazione identitaria, in grado di garantire riconoscibilità e maggior valore. Sempre più decisiva, in questa ottica, una puntuale attività di marketing, comunicazione e certificazioni. Quest’ultimo aspetto ha sempre più rilievo anche grazie alla consapevolezza su molti criteri ritenuti e percepiti dal cliente come determinanti: materie prime, filiera, sostenibilità e impatto ambientale, tradizione e territorialità.

ITA0039 con il Protocollo 100% Italian Taste Certification, certifica che siano rispettati tali parametri, a garanzia del consumatore-cliente, a partire proprio dall’accertamento della vera italianità. Certificarsi, significa fare il proprio ingresso nel Network ITA0039: un circolo virtuoso, che dà diritto agli associati di usufruire di una serie di benefit, come ad esempio l’inclusione nell’APP, con visibilità immediata, scontistiche sull’acquisto di beni di filiera garantiti e servizi di marketing e comunicazione dedicati, per aggiungere valore, anche narrativo, al proprio prodotto/servizio.

Il Network rende possibile una vera connessione cliente – ristoratore – produttore, grazie alla quale è possibile sapere esattamente cosa c’è nei piatti serviti a tavola, garantendo da un lato, ai clienti, la certezza di mangiare 100% italiano e, dall’altro, ai ristoratori di acquistare autentici prodotti Made in Italy. Un canale sicuro e certificato per l’acquisto di prodotti genuini direttamente dai produttori italiani. Una filiera corta di approvvigionamento, a beneficio di imprenditori e artigiani del gusto Made in Italy, interessati ad essere tutelati nella loro missione di diffusione della tradizione italiana, attraverso l’attività ristorativa.

In queste ore di vera ripartenza, nella giornata in cui si celebra la festa della Repubblica italiana, ITA0039 sostiene, sempre di più, i veri Ristoratori italiani, ovunque essi siano.