L’Italia si stringe intorno alle produzioni agroalimentari Made In Italy. Una sorta di cordone non sanitario, ma social e solidale, che infittisce le iniziative volte, da una parte, a combattere la disinformazione e gli allarmismi e, dall’altra, a sostenere l’enogastronomia italiana, pilastro della dieta mediterranea che, vale la pena ricordarlo, è dal 2010 nella lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Impossibile negare il momento di seria difficoltà per il Made in Italy.

Per rispondere con chiarezza e rinnovato orgoglio, alla richiesta avanzata da diversi Paesi di avere certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto e per combattere attacchi pretestuosi e colpevoli all’enogastronomia italiana in generale, Coldiretti dà il via alla prima campagna #MangiaItaliano in Italia e all’estero, per difendere il territorio, l’economia e i lavoratori di un settore cruciale del nostro Paese: l’agroalimentare.

Diamo un po’ di numeri: 297 specialità Dop-Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc-Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, 60 mila aziende bio che conferiscono all’Italia la leadership nel settore, 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%) contro l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari.

Questa nuova attività di comunicazione sta coinvolgendo, oltre a mercati, ristoranti, agriturismi, anche industrie e strutture commerciali virtuose del settore, colpite ingiustamente da speculazioni prive di fondamento scientifico. Un doloso atteggiamento screditante, alimentato ad arte con fake news, tanto che addirittura cominciano ad essere disertati anche i ristoranti italiani all’estero.

Altra iniziativa è quella promossa da Alfonso Pecoraro Scanio, Jimmy Ghione e lo chef Alessandro Circiello: #Sosteniamolacucina contro l’emergenza coronavirus a sostegno della Federazione Italiana Cuochi. Il Presidente della Fondazione UniVerde, Pecoraro Scanio, sostiene da sempre il primato del cibo e della cucina italiana per rilanciare il primato mondiale della sicurezza alimentare sui prodotti del Belpaese per combattere la crisi della ristorazione e dell’ospitalità, fronteggiando gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale, come l’inqualificabile video sulla pizza coronavirus, diffuso, e poi rimosso, dall’emittente francese Canal+, dopo lo sdegno e l’indignazione generale.

Tanti produttori ci stanno mettendo la faccia e sono i migliori testimonial a difesa della nostra agricoltura e del cibo che mangiamo. Con l’hashtag #MangiaItaliano, anche consumatori, personaggi del mondo dello spettacolo e dell’impresa postano sui social i video realizzati in favore del Made In Italy. Tra questi anche l’Amministratore Delegato di ASACERT, Fabrizio Capaccioli, ideatore e realizzatore di ITA0039 | 100% Italian taste Certification, l’efficace sistema di certificazione che garantisce  i veri ristoranti italiani all’estero. Certificazione sposata da Coldiretti per la sua affidabilità, appoggiata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, da ANRA e IFSE.