Il fatturato della contraffazione del Made in Italy è stimato nel 2016 in 6,9 miliardi, con una perdita di gettito fiscale di 5,7 miliardi (quasi 1,7 miliardi legati alla produzione diretta, cui si somma il gettito sulla produzione indotta in altri settori dell’economia stimato in 4 miliardi). Sono 100mila i posti di lavoro in meno causati dai falsi. Fortissimi i danni per le imprese che operano nella legalità: mancate vendite, riduzione del fatturato, perdita di immagine e credibilità, spese per la tutela dei diritti di privativa industriale. Lo attesta il dossier, curato dall’Ufficio valutazione impatto di palazzo Madama, che Senato e Guardia di Finanza hanno redatto. Si tratta di un bilancio del falso Made in Italy, che punta l’obiettivo su un fenomeno che mette a rischio salute, sicurezza e sistema produttivo italiano. Recentemente l’Ocse ha quantificato il valore delle merci contraffatte nel 2013 nel mondo in 461 miliardi di dollari, pari a circa il 2,5{ca73ceedd433a34b0163808a2e860b06cc149419332601bf2d3f9b47cf66e0a6} del totale degli scambi mondiali.

I volti della contraffazione
La contraffazione in Italia ha diversi volti che vanno dal falso Made in Italy alle frodi agroalimentari, dalla violazione della sicurezza dei prodotti alla pirateria audiovisiva e digitale. Moltissimi i prodotti falsi commercializzati come italiani, falsificando l’origine e la provenienza dei beni. Nel caso delle frodi agroalimentari vengono compiute alterazioni, adulterazioni, sofisticazioni o contraffazioni. A questi fenomeni si aggiunge l’Italian sounding, cioé la produzione e la distribuzione di generi alimentari che per nomi, colori, immagini e simboli richiamano l’italianità di altri prodotti.

Negli ultimi cinque anni (2012-2016) la Guardia di Finanza ha eseguito 60mila interventi di polizia giudiziaria, sequestrato un miliardo di prodotti per un controvalore di 10,8 miliardi di euro e inibito 1.614 siti Internet (620 nel solo 2016).

Moltiplicatore di illegalità
La contraffazione, sottolinea il report, «costituisce un “moltiplicatore” di illegalità», perchè di fatto somma condotte illecite che vanno dal lavoro nero all’immigrazione clandestina, dal riciclaggio all’evasione fiscale, dal commercio abusivo alle ingerenze della criminalità organizzata.

Il 40{ca73ceedd433a34b0163808a2e860b06cc149419332601bf2d3f9b47cf66e0a6} dei sequestri riguarda beni di consumo
Entrando nel dettaglio dei sequestri operati dal 2012 al 2016, il 40{ca73ceedd433a34b0163808a2e860b06cc149419332601bf2d3f9b47cf66e0a6} riguarda i beni di consumo (439 milioni di pezzi), il 23{ca73ceedd433a34b0163808a2e860b06cc149419332601bf2d3f9b47cf66e0a6} i giocattoli (251 milioni di unità), il 22{ca73ceedd433a34b0163808a2e860b06cc149419332601bf2d3f9b47cf66e0a6} riguarda l’elettronica (245 milioni di pezzi), il 15{ca73ceedd433a34b0163808a2e860b06cc149419332601bf2d3f9b47cf66e0a6} la moda (164 milioni di pezzi). Solo lo scorso anno sono stati sequestrati 180 milioni di pezzi, per un valore della merce confiscata di 2,4 miliardi.

 

Fonte: IlSole2Ore

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