Effettiva la fusione tra Aidepi e Aiipa. La nuova associazione rappresenterà 450 imprese di oltre 20 settori merceologici, che danno lavoro a 65.000 persone e sviluppano un fatturato di oltre 35 mld. Presidente Marco Lavazza, vicepresidente Paolo Barilla.

Si è concluso il percorso, avviato un anno fa, che ha portato alla fusione tra Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) e Aiipa (Associazione italiana industrie prodotti alimentari), due delle più importanti associazioni del settore alimentare italiano, e alla nascita di Unione Italiana Food. Presidente della nuova realtà è Marco Lavazza, vicepresidente Paolo Barilla.

Dal 1° gennaio 2019 dunque Unione Italiana Food rappresenterà 450 imprese di oltre 20 settori merceologici, che danno lavoro a 65.000 persone e sviluppano un fatturato di oltre 35 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di export: circa 800 brand che finiscono sulle tavole degli italiani e degli amanti del cibo italiano di tutto il mondo.
Le aziende che fanno parte della nuova associazione sono grandi marchi e pmi radicate sul territorio, che rappresentano tanti simboli del made in Italy.
“I punti di forza dei prodotti italiani rappresentano un valore estremamente prezioso per un mercato globale che vuole alimenti sempre più gustosi, sicuri, innovativi e sostenibili – afferma Marco Lavazza. Una delle prerogative di Unione Italiana Food sarà il supporto alle aziende italiane nelle strategie di export, perché siano sempre più incisive e valorizzate all’estero. È indispensabile fare squadra e che imprese e associazioni di categoria lavorino di concerto con le Istituzioni sui programmi di incentivi mirati, sugli accordi commerciali internazionali e sull’attività di contrasto a fenomeni quali la contraffazione o l’Italian Sounding. L’industria alimentare italiana è un settore strategico che ha ancora ampi margini di crescita”.

“La creazione dell’Unione Italiana Food è un traguardo storico – aggiunge Paolo Barilla – . Uniamo le nostre forze nel pieno rispetto delle nostre diverse identità aziendali e merceologiche e sulla base di un comune sistema di valori.  Questo ci permetterà di condividere competenze e fare passi in avanti su temi strategici per il nostro settore. Tra tutti l’internazionalizzazione e la crescita dei nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo, la sostenibilità, dove siamo in prima linea per risultati raggiunti e impegni presi, il miglioramento della valenza nutrizionale dei nostri prodotti e, infine, l’informazione al consumatore moderno, che vuole sapere tutto di ciò che mangia”..

Fonte: Italia Oggi

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