Il Parlamento europeo ha recentemente approvato con 520 voti a favore, 19 contrari e 64 astenuti una riforma delle regole dell’Unione Europea riguardanti i prodotti a indicazione geografica, tra cui i prodotti alimentari, i vini e le bevande alcoliche Dop e Igp. Questo settore è di vitale importanza per l’economia agroalimentare europea, contando circa 3.500 prodotti registrati con un giro d’affari di 80 miliardi di euro. L’Italia, in particolare, si distingue come leader con 880 prodotti tra DOP e IGP, generando un fatturato di 20 miliardi di euro, il 25% del totale, dando lavoro a 890mila persone impegnate nelle filiere. Inoltre, la metà di questi prodotti è venduta sui mercati internazionali.
Le nuove norme, che entreranno in vigore nella prima metà di aprile dopo il recente consenso del Consiglio, mirano a rafforzare i poteri dei consorzi di tutela, combattere le pratiche svalorizzanti, promuovere il turismo legato all’indicazione geografica e proteggere i prodotti dalle contraffazioni internazionali, anche online e nei domini internet geolocalizzati e sospesi.
Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha infatti commentato che l’obiettivo del nuovo regolamento è difendere i prodotti certificati da imitazioni ed emulazioni, sottolineando l’importanza di mantenere la qualità e l’eccellenza delle produzioni agroalimentari italiane, che le rendono uniche sul mercato globale e che rappresentano un elemento fondamentale per difendere i produttori e il Sistema Italia.
Il nuovo regolamento semplifica le procedure, stabilendo che le richieste di nuove registrazioni o modifiche dei disciplinari di produzione non possano richiedere più di un anno di tempo. Inoltre, chiarisce i casi di richiamo, stabilendo che una menzione tradizionale non possa ricalcare, neanche parzialmente, una denominazione d’origine registrata.
Ecco i cambiamenti di maggior interesse per le imprese:
- Procedure di registrazione più semplici ed efficienti e tempi più veloci per ottenere DOP e IGP;
- Maggiore tutela di DOP e IGP anche online, ad esempio per contrastare l’uso nei nomi a dominio di termini tutelati;
- Più poteri e responsabilità per le associazioni di produttori riconosciute;
- Più visibilità alle pratiche di sostenibilità per prodotti agroalimentari e vini;
- Protezione per le DOP e IGP utilizzate come ingredienti in prodotti alimentari confezionati, con obbligo di notifica se il nome dell’ingrediente è citato sull’etichetta/nel materiale pubblicitario.
“Accogliamo con soddisfazione dall’UE l’esito delle azioni italiane in termini di tutela dei prodotti DOP e IGP e di contrasto alla contraffazione. Si tratta di pratiche a danno dei nostri produttori cresciute del 70% negli ultimi dieci anni – il commento di Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e ideatore del Protocollo ITA0039 -. Da anni ASACERT con la certificazione ITA0039 preserva il prezioso patrimonio agroalimentare italiano, attraverso la rete dei ristoranti italiani all’estero. Il nostro impegno non si limita alla certificazione, ma si estende a guidare i consumatori di tutto il mondo attraverso un costante lavoro di divulgazione e sensibilizzazione sui veri prodotti italiani.”