Grande successo di pubblico per l’incontro digitale #NoFakeFood. I Ristoranti ambasciatori e garanti del Made in Italy contro l’AgroPirateria. Tra i patrimoni Unesco di dieta mediterranea e arte del Pizzaiuolo napoletano, nella V settimana della cucina italiana nel mondo.

Si è svolta ieri, 27 Novembre, la web conference moderata dalla fisica e giornalista Silvia Camisasca, dedicata alla tutela delle eccellenze agroalimentari italiane nel mondo, contro il fenomeno dell’Italian Sounding. Organizzata da ASACERT e Fondazione Univerde, con il supporto di IFSE e PROMOItalia, l’evento è stato un vero e proprio tour digitale nella ristorazione mondiale.

In apertura, l’intervento di Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione Univerde: “Ricordiamo oggi la forza della cucina italiana nel mondo e dei valori che rappresenta. Riconosciamo e celebriamo oggi  il ruolo dei ristoratori come veri ambasciatori di italianità nel mondo, anche attraverso la campagna #NOFAKEFOOD  contro l’agropirateria”.

L’evento è stato l’opportunità per ASACERT, ente di certificazione ideatore del Protocollo di certificazione ITA0039, di far conoscere la nuova applicazione, in arrivo a dicembre sia per utenti Android che iOS. L’AD Fabrizio Capaccioli ha spiegato in diretta: Sono orgoglioso di questo evento, perché ci consente di far conoscere una rappresentanza dei ristoratori certificati secondo il Protocollo ITA0039 |100% Italian Taste Certification. Oggi siamo in grado di dare loro più forza grazie all’app, studiata da ASACERT come strumento di connessione per l’intero Network ITA0039, che collega produttori italiani, ristoratori certificati e consumatori di tutto il mondo, mettendo a disposizione di ciascuno genuini e salubri prodotti di filiera corta e certificata. L’Italia è tra i paesi leader per creatività e soluzioni innovative nel foodtech, coniugando la forza del Made in Italy con la creatività tecnologica. È in questo contesto, a cavallo tra futuro e tradizione, che si  colloca la nuova app ITA0039 – continua Capaccioli – l’unicità del sistema ITA0039 sta nel suo Network, che permette di avviare e consolidare nuove collaborazioni fra i diversi attori di filiera, in un reciproco scambio, in cui i consumatori diventano fruitori e, allo stesso tempo, garanti della tutela delle nostre autentiche produzioni. Il consumatore, infatti, in giro per scaffali potrà, smascherare i prodotti fake con un sistema di segnalazione attiva, che gli porterà vantaggi diretti ad ogni segnalazione. – Conclude – È un altro passo sul cammino della salvaguardia del vero Made in Italy!“.

Apprezzate le testimonianze di Antonello De Riu, Capo Ufficio II DGSP, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sulle iniziative che a livello mondiale danno risalto alle attività di promozione e difesa dell’identità territoriale dei nostri prodotti agroalimentari “per far conoscere al pubblico straniero i veri prodotti Made in Italy di qualità, attraverso un gioco di squadra da parte delle istituzioni territoriali e nazionale. L’iniziativa in favore della cucina italiana nel mondo vuole essere una promozione integrata non solo del cibo ma anche di quello che c’è dietro: cultura, biodiversità e promozione turistica. Una iniziativa che coinvolge ben 124 Paesi”.

Raffaele Trovato fondatore e Direttore Generale IFSE Culinary Institute, ha testimoniato lo stile, i prodotti e la qualità del Made in Italy a tutto tondo, veicolata attraverso l’alta cucina e pasticceria italiane. “Ospitiamo nella nostra storica e suggestiva sede del castello di Piobesi Torinese migliaia di chef di tutto il mondo, anche titolari di catene di ristorazione, con l’unico obiettivo di educarli all’utilizzo del prodotto italiano, vogliamo far respirare il bello dell’Italia e portarli consapevolmente all’acquisto dei veri prodotti dell’eccellenza del nostro paese. Creiamo ambasciatori del Made in Italy, che siano responsabilizzati del ruolo di  segnalatori di prodotti contraffatti. Formazione e informazione!” conclude Trovato.

Il Founder e Direttore di Melius, network mondiale di cuochi, Rosario Scarpato ha portato la sua testimonianza della ristorazione italiana nel  mondo: “In alcuni paesi i prodotti italiani in questo periodo hanno avuto una impennata di prezzi a causa della diminuzione del flusso di trasporti, nello stesso tempo i ristoratori sono in prima linea nella lotta contro l’Italian Sounding. In questa situazione del Covid, noi oggi potremmo approfittare per calmierare i prezzi delle merci da un lato, cercare di premiare e sollecitare la certificazione dei ristoranti ed aiutarli a rifornirsi di prodotti realmente Made in Italy, con meccanismi premianti, grazie anche ad una campagna di comunicazione strategica. Ogni ristoratore dovrebbe adottare un prodotto, sarebbe la svolta”.

Successivamente, si sono avvicendati i cuochi con le loro testimonianze, a cominciare dallo chef Alessandro Circiello, Portavoce della Federazione Italiana Cuochi, che ha parlato delle delegazioni e degli eventi organizzati dalla federazione in giro per il mondo, perché “siamo ciò che mangiamo e la lotta al fake food è fondamentale. Come cuochi dobbiamo far conoscere i cibi realmente italiani e trasformarli in modo giusto, esaltandoli con le cotture”.

In diretta streaming, il tour è proseguito tracciando meridiani e paralleli nel mondo delle eccellenze della ristorazione certificata ITA0039: la prima a collegarsi è stata la Cina, con il ristorante Da Marco di Shanghai, dove il padrone di casa Marco Barbieri è stato introdotto da Cristina Corsini di PROMOItalia, direttamente dalle cucine, ormai in fase di chiusura del servizio serale; ci siamo poi spostati in Russia, da San Pietroburgo la testimonianza di Maurizio Peccolo, proprietario di Pastofresco, che ci ha raccontato delle difficoltà quotidiane che incontra nel reperire prodotti autentici italiani a causa dei dazi in vigore da anni. È stata poi la volta del ristorante Gambero Rosso di Eibelstadt, Germania, con lo chef Domenico Cannizzaro, seguito da Salvatore Di Maio, chef e proprietario di Rosanero a Macclesfield, appena fuori Manchester, UK. Il tour è terminato con la testimonianza di Fabrizio Schenardi, executive chef del Four Seasons di Orlando, USA, che al suo interno ospita l’italianissimo ristorante Ravello.

Un viaggio intercontinentale con una rappresentanza dei primi ambasciatori del Made in Italy nelle cucine più prestigiose del mondo, che hanno scelto di far conoscere la loro autenticità attraverso il Network ITA0039 in una vetrina prestigiosa e internazionale, di approvvigionarsi e offrire ai propri clienti prodotti di qualità superiore, nel rispetto della sostenibilità, biodiversità, autenticità e salubrità delle materie prime, combattendo sul campo la dura battaglia contro falsi ristoratori che di italiano, magari, hanno solo l’insegna.

Lunga vita al vero Made in Italy!