Sono 4 milioni i lavoratori attivamente impiegati nella vasta filiera nazionale del cibo, che costituisce un pilastro fondamentale dell’economia italiana, per un valore stimato di 580 miliardi di euro, equivalente a un quarto del Pil.*

Cuochi, ristoratori, contadini, artigiani, negozianti, tecnici di sicurezza alimentare e sommelier: la proposta di candidare la cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’Unesco assume un’importanza cruciale.

L’eccellenza culinaria italiana abbraccia un vasto panorama che va dalla produzione all’assaggio, coinvolgendo ben 740.000 aziende agricole, 70.000 imprese alimentari, oltre 330.000 attività ristorative e 230.000 punti vendita al dettaglio. Questa estesa rete si estende su tutto il territorio, garantendo un costante approvvigionamento di prodotti di qualità ai consumatori sia italiani che internazionali, diffondendo il sapore autentico dell’Italia in quasi ogni angolo del mondo.

Eppure, siamo anche testimoni di un’infinita serie di imitazioni e falsificazioni culinarie. L’impatto globale del fenomeno dell’Italian Sounding è in crescita costante, si parla di una crescita di più del 70% negli ultimi dieci anni.

L’ultimo scempio in ordine di tempo è la “Carbonara” preparata con pollo sintetico, servita in un ristorante di Singapore.

Distorsioni delle ricette e dei prodotti utilizzati per realizzarle, sembrano appartenere a un mondo di “fantasy horror” culinario, dove ogni sorta di aberrazione sembra essere permessa. Tiramisù senza mascarpone, l’utilizzo di olio di semi per la cotoletta alla milanese, l’insalata caprese servita con formaggio industriale al posto della tradizionale mozzarella di bufala. E non finisce qui: persino la pizza è soggetta a versioni inimmaginabili, passando dall’ananas al pollo.

ITA0039 by ASACERT, riconosce il valore fondamentale del cibo nel patrimonio culturale italiano, rappresentando un legame profondo con la storia, le tradizioni e le economie locali. Il sistema di certificazione ITA0039 by ASACERT, si basa su una semplicità voluta, una trasparenza di processo e criteri selezionati con attenzione, attraverso un approccio tecnico tipico dell’organismo di certificazione. Questa efficace modalità garantisce che i ristoranti certificati offrano ai propri clienti un’esperienza italiana autentica e completa, che spazia dai prodotti al menù, dal servizio alla valorizzazione del territorio.

Tutti i ristoranti italiani nel mondo hanno la possibilità di richiedere la certificazione e di fare la differenza nel panorama della ristorazione italiana globale, distinguendosi con il prestigioso marchio ITA0039 | 100% Italian Taste Certification.

* Dati da un’analisi condotta da Coldiretti, diffusa nel corso dell’assemblea dell’organizzazione svoltasi a Roma