Ogni 16 ottore, in 150 paesi, si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione per ricordare la fondazione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura con sede a Roma. Questo giorno ci offre l’opportunità di riflettere sul nostro futuro alimentare e sulla necessità di rendere il nostro sistema alimentare più sostenibile.

Il tema di quest’anno è “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro”. Ben 2,4 miliardi di persone vivono in Paesi con problemi di approvvigionamento idrico e circa 600 milioni di persone subiscono gli effetti dell’inquinamento delle acque, del degrado degli ecosistemi, delle pratiche non sostenibili e del cambiamento climatico.

Questa preziosa risorsa non è infinita, e la Giornata Mondiale dell’Alimentazione mette in evidenza l’importanza di gestire consapevolmente le risorse e di utilizzarle in modo più efficiente anche per la produzione alimentare. Mirare a ridurre in modo significativo lo spreco dell’acqua al fine di limitare l’impatto ambientale e controllare l’incremento costante della temperatura del nostro Pianeta è anche uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene; Obiettivo 2: Sconfiggere la fame; Obiettivo 3: Salute e benessere; Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili.

La promozione di un consumo e di una produzione responsabile è orientata a ottimizzare l’efficienza delle attività economiche, facendo di più con meno. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale adottare un approccio sistemico e collaborativo tra tutti gli attori della catena produttiva.

“È nostro dovere ricordare anche in occasione di questa Giornata Mondiale che l’Italia dà vita alle produzioni più sane, sostenibili e chemical-free del pianeta, e la biodiversità è un altro primato tutto italiano, grazie anche all’utilizzo, nella stragrande maggioranza delle coltivazioni, di concimi organici. Siamo orgogliosi di questi valori che contraddistinguono la produzione agroalimentare italiana, che chiede a gran voce di essere tutelata, supportata ed affiancata, oggi più di ieri e, non solo in occasione delle giornate mondiali, grazie alla diffusione della consapevolezza che il cibo che mangiamo rappresenta una scelta fondamentale per prenderci cura della nostra salute e del pianeta, tutti i giorni – afferma Fabrizio Capaccioli AD ASACERT e ideatore del Protocollo ITA0039 – Aggiungo che ben 8 italiani su 10 pensano che debba esserci una certificazione che si occupi di tutelare il Made in Italy nel campo della ristorazione*. È quello che facciamo in ogni angolo del mondo, al fianco di autentici ristoratori italiani che hanno bisogno di essere riconosciuti come tali, così come i produttori di vera italianità.”

Il Protocollo di certificazione, messo a punto da ASACERT, favorisce la promozione della vera ristorazione italiana. Una certificazione di parte terza a tutela delle eccellenze alimentari del nostro Paese, contro ogni spreco di risorse, attraverso la lotta alla contraffazione degli alimenti ed il contrasto dei fenomeni riconducibili all’Italian Sounding.

Questo è il modo in cui ITA0039 si prende cura del Pianeta, perché lo spreco più pericoloso è quello che passa inosservato.

* dati 13° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”.